I padri si occupano meno dei figli?
Avere un figlio aggiunge circa 10 ore di lavoro settimanale sulle spalle della madre. Questo significa che la scelta di un figlio diminuisce la produttività lavorativa della donna.
Questo a sua volta ha degli effetti a catena: le donne hanno salari più bassi perché richiedono più spesso il part-time, perdono di vista la carriera e hanno meno energie a causa dell’aumento di lavoro non pagato tra le mura domestiche.
Il congedo parentale maschile pagato, sulla carta esiste da decenni (in Finlandia consiste fino a 9 settimane di rilascio -in confronto ai 5 giorni attuali italiani-). C’è qualcosa però che blocca sia uomini che donne dal contribuire equamente alla cura della famiglia. Agli uomini importa meno dei figli? No.
La competizione per le risorse chiede agli uomini una totale dedizione verso il lavoro. In un mercato del lavoro come quello di oggi, dove le risorse sono scarse e la competizione per una promozione è tanta, per evitare di venire spiazzati dai colleghi nella corsa all’aumento di stipendio, gli uomini preferiscono evitare di assentarsi dal lavoro. È un modello di lavoro che incentiva la dedizione totale all’azienda, l’iper-competitività, la disponibilità totale dell’individuo alla “causa aziendale”.
In questo modello le donne rimangono escluse, e gli uomini competono fino all’ultimo per la vetta. Ma in un mondo post-Covid che ha reso le persone consapevoli dell’opportunità di lavorare da casa, un mondo nel quale in alcuni Stati si inizia a sperimentare la settimana lavorativa di quattro giorni (vedi l’Islanda) non è forse giunto il momento di ripensare non solo alle donne, ma al modello lavoro-famiglia nel suo insieme?
Un passo in avanti sembra provenire dal disegno di legge Nannicini, presentato in Senato nel giungo 2021. Il disegno di legge prevede 12 articoli. Il primo riguarda proprio le maternità e paternità obbligatorie: 5 mesi per lui da utilizzare fino ai tre anni, 5 per lei, entrambi al 100% dello stipendio (oggi è all`80% per lei, zero per lui).
Tra gli altri articoli del DDL anche il part-time alla Tedesca (utilizzabile per 12 mesi da ciascun genitore fino a 6 anni dalla nascita con indennità retributiva che copre il 50% del calo del reddito ), il congedo da usufruire fino ai 14 anni e l’indennità di €1000 per i costi dello smart working, sia per le mamme che per i papà.
Se vuoi saperne di più
Johnsen J., Ku h., Salvanes K.G., Competition and Career Advancement: The Hidden Costs of Paid Leave, IZA Institute of Labor Economic, Discussion Paper Series IZA DP No. 13596 (2020)
Fascicolo Iter Parlamentare DDL S. 2125, Interventi per l’equità di genere nel tempo dedicato al lavoro e alla cura dei figli (2021).
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