Nonni o asili?

La media delle ore spese dai padri nella cura dei figli varia considerabilmente tra le nazioni del nord e del sud Europa. I paesi nordici si distinguono da quelli Mediterranei per le loro politiche socio-democratiche che permettono flessibilità sul luogo di lavoro, orari aggiustabili attorno alle necessità dei figli, salari simili per madri e padri, e soprattutto politiche sociali atte a creare servizi per la cura dei bambini, come nidi, asili, aumento del personale educativo, estensione delle ore di servizio scolastico e servizi per l’infanzia all’interno delle aziende.

Dall’altro lato, i paesi Mediterranei (Spagna, Italia e Grecia) sono classificati come “Paesi a cure informali”, che è un termine tecnico utilizzato per dire che la cura dei figli è affidata alla famiglia allargata inclusi i nonni, parenti ma soprattutto la madre.

Ciò che può sembrare una tradizione da noi non è la norma in altre nazioni. I dati mostrano come in Danimarca solo l’1% delle famiglie approfitta delle cure informali di familiari, mentre in Italia il tasso sale fino al 35%.

La mancanza di strutture per la cura dei figli (banalmente la mancanza di nidi e asili a sussidio statale e operanti con orari flessibili ed estesi) è uno dei fattori determinanti nella mancanza di rientro delle donne sul luogo di lavoro, la diminuzione della quantità di tempo libero, la scarsità di sviluppo economico e la diminuzione delle nascite.  

In famiglie estese e coese la presenza di genitori e parenti che si occupano dei figli fa percepire la cura informale come una cosa normale, trasmettendo così alle donne, di generazione in generazione, l’aspettativa che la cura dei figli sia un affare di famiglia. Questo a sua volta abbassa la richiesta di strutture pubbliche, che non vengono inserite nelle strategie politiche dei partiti.

Il caso dell’Italia è il simbolo di un circolo vizioso duro da rompere: oggigiorno le donne necessitano di lavorare per mantenere un tenore di vita minimo, ma meno del 30% dei bambini italiani va al nido.

L’importanza di strutture formali per bambini va oltre il dover conciliare famiglia e lavoro. Le cure formali rappresentano anche una svolta pedagogica nella cura del bambino. Affidare i figli ad educatori esperti non è solo un modo per permettere alle madri di tornare al lavoro, ma anche un modo per permettere uno sviluppo più armonico e socialmente integrato dei bambini stessi, soprattutto se fanno parte di famiglie che vivono forti disagi sociali.

 

Sebbene il percorso dell’Europa è verso un sistema educativo dell’infanzia integrato e di pubblico accesso, la realtà nazionali sono ancora estremamente variegate, con le nazioni Mediterranee, tra le quali la nostra, indietro sul resto dell’Unione. Quanto ci vorrà perché il vento cambi anche da noi?

Se vuoi saperne di più
Bettio F., Plantega J. (2004), Comparing care regimes in Europe, Feminist Economics 10/1
Plantenga J., Remery C. (2009), The provision of childcare services, European Commission’s Expert Group on Gender and employment Issues (EGGE)

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