Per quanto assurda è la vita, è meravigliosa... forse proprio per il suo essere assurda

Viviamo in un periodo storico complesso, dove molte sicurezze e abitudini sono scomparse e tutto sembra, di colpo, ancora più “assurdo”. Al tempo stesso, le persone hanno ripreso a prestare attenzione ad elementi prima apparentemente dimenticati: la casa, i rapporti umani, le relazioni, il valore di gesti quotidiani come cucinare e mangiare insieme, in famiglia, tra amici. Nel periodo di lockdown, una delle attività che è riemersa e ha guadagnato rispetto è stata proprio quella del dedicarsi al cucinare, specialmente nella nostra Italia. In molti si sono accorti, forse quasi tutti, di quanto fosse assurdo il “fast” nel mondo del “food”, quanto fosse assurdo uscire a cena per poi stare attaccati allo schermo dello smartphone, senza quasi guardare le persone attorno al nostro tavolo. In una vecchia trattoria nelle campagne abbiamo letto un cartello che diceva: “Non c’è il Wi-Fi, parlate tra voialtri!”.

Quanto assurdo pensare che sia servita un’emergenza sanitaria per ricordarci quanto è importante guardare negli occhi una persona cara, magari scoprendo in quegli occhi anche la gioia di assaporare un buon risotto, semplice e raffinato alla stesso momento, preparato con amore, passione, cura, tempo. Gli esperti dicono che da questa pandemia abbiamo imparato di nuovo, almeno in parte, ad essere umani. Ce lo auguriamo, perché, perquanto assurda, la vita è meravigliosa.